VISITE SPECIALISTICHE

VUOI ELIMINARE LA MIOPIA SENZA INTERVENTO CHIRURGICO?

Si tratta di una tecnica per la riduzione delle miopie fino a 4/4.5 dt, prevede l’utilizzo di lenti a contatto rigide con elevatissima permeabilità dell’ossigeno.
Tali lenti costruite con una geometria particolare, (detta inversa) vengono indossate durante la notte e provocano una graduale riduzione della miopia che al mattino è completamente assente, non è necessario l’utilizzo di lenti correttive.
Questa tecnica si basa sul modellamento corneale: Un sottile strato di film lacrimale viene a formarsi tra la superficie posteriore della lente per ortocheratologia e la zona centrale della cornea.
La pressione idraulica esercitata da questo deposito di film lacrimale provoca una ridistribuzione delle cellule epiteliali sottostanti dal centro verso la periferia.
Questi cambiamenti avvengono senza alcuna modifica evidente della curvatura posteriore della cornea, ma solo delle cellule epiteliali.

Tale redistribuzione produce una riduzione della profondità sagittale della cornea, che risulta in un accorciamento della lunghezza assale dell’occhio.
Questa riduzione della lunghezza assiale provoca l’avvicinamento dell’immagine a fuoco della retina (Malula), con conseguente riduzione ed eliminazione della miopia.
Qualora si volesse interrompere il trattamento questa è del tutto recessibile, grazie alla memoria elastica della cornea che è in grado di riacquistare la sua curvatura originaria.
Si tratta, quindi, di una alternativa NON CHIRURGICA per la compensazione transitoria della miopia. [Da oggi puoi provarla nel nostro Centro].

TOMOGRAFIA OTTICA COMPUTERIZZATA (OCT)

Il nostro centro di Ottica a Potenza tra i vari servizi che mette a disposizione del cliente si occupa anche di eseguire l’esame di Tomografia ottica computerizzata (OCT).

Se questo termine non ti dice niente e ti suona particolarmente difficile da memorizzare continua a leggere questa sezione. Troverai delle informazioni utili che ti aiuteranno ad effettuare l’OCT con un sorriso e ti permetteranno di vivere il momento di acquistare occhiali da vista e occhiali da sole con la giusta serenità.

A COSA SERVE LA TOMOGRAFIA OTTICA COMPUTERIZZATA (OCT)?

L’OCT permette di ottenere delle scansioni corneali e retiniche molto precise che permettono di analizzare la regione centrale della retina denominata macula, gli strati della cornea con più dettaglio e il nervo ottico.

Questa metodica consente la diagnosi e il follow-up di numerose patologie corneali e retiniche come:

  • La degenerazione maculare senile
  • La retinopatia diabetica
  • Il glaucoma

È poi molto utile nei casi di edema maculare di varia origine.

L’OCT è un esame indispensabile nella diagnosi preoperatoria e nel follow-up postoperatorio della gran parte delle patologie oculari che necessitano di un intervento chirurgico.

Essendo un esame digitalizzato ha il grande vantaggio di consentire un confronto tra gli esami eseguiti nel tempo dal paziente fornendo così delle mappe differenziali.

Infine, è un esame fondamentale nella diagnosi precoce di alcune patologie. Nei pazienti affetti da glaucoma l’OCT è in grado di misurare lo spessore delle fibre nervose che circondano il nervo ottico evidenziando, in alcuni casi, un’alterazione precoce delle stesse in presenza di un campo visivo normale. In questo modo è possibile iniziare una terapia tempestivamente per rallentare la progressione della patologia.

CHI PUÒ EFFETTUARE LA TOMOGRAFIA OTTICA COMPUTERIZZATA (OCT)?

Tutti i pazienti in cui si sospetta una patologia corneale, retinica e del nervo ottico ad eccezione di quelli che presentano delle notevoli opacità dei mezzi diottrici oculari, consistenti alterazioni del film lacrimale ed assenza di fissazione.

LA TOMOGRAFIA OTTICA COMPUTERIZZATA (OCT) E DOLOROSA O PERICOLOSA?

È un esame molto affidabile e come già ripetuto non invasivo.

COME FUNZIONA LA TOMOGRAFIA OTTICA COMPUTERIZZATA (OCT)?

Questa terminologia tecnica può spaventare il paziente e portarlo a temere di eseguire l’OCT. Non bisogna avere nessuna paura. L’esecuzione è abbastanza semplice e veloce poiché dura circa 10-15 minuti.

Il paziente è seduto di fronte allo strumento e vi è un operatore che lo invita a fissare una mira luminosa: la scansione parte nel momento in cui viene messa a fuoco la struttura oculare da analizzare.
L’avvento degli OCT di ultima generazione consente di effettuare l’esame anche senza la dilatazione della pupilla, previa valutazione da parte dell’operatore medico sanitario delle caratteristiche oculari e del tipo di patologia che si vuole indagare.

Se qualcosa non ti è chiaro o se le risposte che cerchi non le hai trovate in questa sezione non esitare a contattarci: saremo felici di chiarire i tuoi dubbi e rispondere alle tue domande in merito all’OCT.

VISITE OPTOMETRICHE

La maggior parte delle informazioni che arrivano al nostro cervello hanno origine dai nostri occhi. Per questo se subentra un problema visivo non conosciuto o sottovalutato, così come se si utilizzano occhiali da vista o occhiali da sole non conformi, è possibile avere dei danni che si ripercuotono sul corpo. Sono un esempio le vertigini, le cervicalgie o anche i dolori muscolari.

Per essere certi di percepire perfettamente quel che il nostro campo visivo ci offre non ci si può basare solo sulla propria personale sensazione ed ecco perché è importante effettuare una visita optometrica, ossia un’analisi visiva che viene fatta proprio per capire come la nostra vista incide sul corpo.

Il nostro centro di Ottica a Potenza sottopone il cliente a delle analisi visive optometriche approfondite e periodiche perché sa quanto vedere bene è fondamentale per l’equilibrio psicofisico.

Durante una visita optometrica il paziente viene sottoposto a dei test di varia natura per il rilevamento di particolari difetti come:

  • Acromatopsie
  • Daltonismo
  • Diplopie
  • Ambliopia
  • Forie
  • Tropie

Presso il nostro centro di Ottica a Potenza potrai effettuare la tua visita optometrica gratuitamente.

Attraverso attrezzature all’avanguardia e con un personale altamente specializzato Ottica Moramarco si occupa della misurazione di:

  • Miopia
  • Astigmatismo
  • Ipermetropia
  • Presbiopia

CONTATTOLOGIA

Che cosa fa un contattologo? Questa figura professionale specializzata in optometria, e presente nel nostro centro di Ottica a Potenza, si occupa dell’applicazione delle lenti a contatto giornaliere in base alla tipologia di difetto o a qualsiasi problema visivo presenti il paziente.

Con un’esperienza trentennale nel settore, il medico contattologo del nostro centro è abilitato nell’applicazione sia di lenti a contatto morbide a ricambio frequente sia di contattologia più avanzata.

    In questa sezione specifica è possibile utilizzare diverse tipologie di lenti a contatto giornaliere:

    • Lenti a contatto morbide
    • Lenti a contatto rigide gas permeabili
    • Lenti a contatto bifocali – multifocali
    • Contattologia pediatrica

    ORTOCHERATOLOGIA.

    Questa tecnica non chirurgica per la compensazione transitoria della miopia prevede di correggere e ridurre il problema fino a 4/5 diottrie con l’utilizzo di lenti a contatto giornaliere rigide che presentano un’elevata permeabilità dell’ossigeno. Indicate in casi di miopia medio bassa, inferiore a 6 diottrie, queste lenti a contatto vengono indossate durante la notte e provocano una graduale riduzione della miopia, che al mattino è completamente assente.
    È una tecnica basata sul modellamento corneale: uno strato di film lacrimale si forma tra la superficie posteriore della lente per ortocheratologia e la zona centrale della cornea.
    La pressione idraulica che esercita questo deposito di film lacrimale ha la funzione di ridistribuire le cellule epiteliali sottostanti dal centro verso la periferia.
    Il trattamento per ortocheratologia è del tutto reversibile, poiché la memoria elastica della cornea è in grado di riacquistare la sua curvatura originaria.

    Vieni a conoscere meglio questa tecnica nel nostro centro e contattaci per qualsiasi dubbio o informazione sull’argomento.

    LENTI A CONTATTO COLORATE utilizzate a scopo cosmetico funzionale nei casi di patologie dell’iride.
    Ci occupiamo di questa specifica applicazione nei casi di :

    • Astigmatismi elevati
    • Cheratocono
    • Post Chirurgia Corneale
    • Trapianto corneale
    • Traumi o ferite corneali

    RILEVAZIONI DI TOPOGRAFIA

    Grazie a uno strumento specifico di alta precisione, il topografo, il nostro centro di ottica a Potenza è in grado di rilevare i parametri corneali quali ad esempio raggi di curvatura, eccentricità e potere refrattivo che vengono raffigurati su una mappa a colori della cornea.

    L’ORTOTTICA

    L’ortottica, di cui si occupa l’ortottista, è indirizzata alla riabilitazione visiva dei disturbi motori e sensoriali della visione. Questa branca si integra con l’oculistica per l’individuazione della terapia ottica, ortottica, farmacologica e chirurgica.

    ESAMI ORTOTTICI

    Gli esami ortottici sono volti all’identificazione delle anomalie della visione binoculare per pazienti in età pediatriche che dovranno portare occhiali da vista per bambini e che soffrono di strabismo, ambliopia e paralisi oculare; e per soggetti in età adulta che ad esempio presentano dei disturbi visivi come le alterazioni del campo visivo o posturali o anche la diplopia.

    In questi casi necessitano di un trattamento ortottico di riabilitazione visiva.

      RIABILITAZIONE ORTOTTICA

      Tra i diversi servizi offerti ai pazienti, nel nostro centro di Ottica a Potenza ci occupiamo anche di riabilitazione ortottica che si avvale di:

      • Terapia prismatica
      • Esercizi ortottici (training ortottico e trainig visivo)
      • Educazione all’igiene visiva
      • Occlusioni e penalizzazioni
      • Addestramento agli ausili ottici

      La riabilitazione ortottica è rivolta al trattamento di:

      • Ambliopia
      • Deficit della motilità oculare come strabismo, paralisi e paresi muscolari oculari, nistagmo
      • Disfunzioni accomodative e fusionali
      • Alterazioni dell’oculomotricità
      • Astenopia (affaticamento visivo)
      • Diplopia
      • Alterazioni del campo visivo (emianopsia, ecc..)
      • Ergonomia visiva per i videoterminalisti e per l’accessibilità alla lettura nei dislessici
      • Anomalie della visione binoculare e deficit visivi che possono creare alterazioni della postura o scarse performance visive negli atleti e sportivi.

      TECNICHE DI ORTOTTICA

      Le tecniche dell’ortottica comprendono:

      • Diagnosi dei disturbi oculomotori
      • Test per la valutazione dei rapporti binoculari
      • Test dell’oculomotricità e test per la valutazione delle performance accomodative e fusionali
      • Test visuo-percettivi nei pazienti affetti da disturbi specifici di apprendimento (DSA
      • Test visuo-posturali per la valutazione dello stato funzionale visivo nel contesto di una valutazione posturale
      • Misurazione dell’acuità visiva per mezzo di simboli grafici, lettere o numeri, E di Albini
      • Misurazione delle ampiezze fusionali, dell’accomodazione e della convergenza
      • Misurazione della stereopsi attraverso test come il Lang I e il Lang II o il Titmus

      IPOVISIONE

      L’ipovedente è colui che anche con occhiali da vista o lenti a contatto giornaliere ha difficoltà a svolgere le più comuni attività quotidiane.

      Leggere un libro o controllare la posta in arrivo, fare la spesa al supermercato, cucinare, guardare la televisione o semplicemente apporre una firma in un documento: tutto questo per un ipovedente può essere un’impresa ardua, quasi impossibile.

      Vivere con una disabilità visiva può essere difficile ma per fortuna i dispositivi ottici, la tecnologia e una corretta riabilitazione permettono di aiutare le persone con scarsa acutezza visiva.

        A differenza del non vedente, l’ipovedente ha un residuo visivo sfruttabile per la propria autonomia, fondamentale per le competenze tecniche, mediche e riabilitative.

        Quando la visione raggiunge un limite per la propria autonomia, che può essere per convenzione considerato 2 o 3/10, si deve cercare la soluzione insieme a uno specialista di ipovisione, ossia un oculista. Egli diagnostica la differenza tra i fisiologici cambiamenti della vista a causa dell’invecchiamento e quelli causati invece da malattie degli occhi.

        Ma cosa vuol dire vedere 1/10 o 3/10?. È semplice: la persona ipovedente vede una lettera a 1 metro di distanza quando il normovedente la vede a 10 metri.

        Il problema dell’ipovisione è di grande importanza perché è in continua crescita nella società odierna a causa dell’aumento dell’età media di vita. Oggi, grazie alla diagnosi precoce, alla farmacologia e agli interventi chirurgici, è possibile limitare gli effetti negativi delle patologie oculari.

        Vediamo di ampliare meglio l’argomento.

        CLASSIFICAZIONE DELLA CECITÀ E DELL’IPOVISIONE

        La fascia d’età è definita statisticamente in un range compreso, il più delle volte, tra i 65 e gli 84 anni. Per indicare il deficit visivo che porta ad avere una visione ridotta esiste una classificazione specifica.

        La cecità può essere classificata in:

        • Cecità o amaurosi totale se l’occhio non percepisce la luce
        • Cecità funzionale se il sistema visivo distingue la luce, ma è incapace di percepire le forme
        • Cecità legale è presente quando la percezione, non superiore a 1/20 nei ciechi parziali, non permette l’autonomia del soggetto. L’ampiezza del campo visivo è inferiore al 3% per i ciechi totali oppure al 10% per i ciechi parziali (ad entrambi gli occhi o nell’occhio migliore anche con correzione)

        L’ipovisione può essere classificata in:

        • Grave: residuo visivo non superiore a 1/10 in entrambi gli occhi o nell’occhio migliore anche con correzione oppure residuo perimetrico binoculare inferiore al 30%
        • Medio grave: residuo visivo non superiore a 2/10 in entrambi gli occhi o nell’occhio migliore anche con correzione; residuo perimetrico binoculare inferiore al 50
        • Lieve: residuo visivo non superiore a 3/10 in entrambi gli occhi o nell’occhio migliore anche con correzione e residuo perimetrico binoculare inferiore al 60%

        ANOMALIE ASSOCIATE

        L’ipovedente presenta una ridotta perspicacia visiva e spaziale associata generalmente ad una limitazione del campo visivo.

        Le patologie che possono portare a questo deficit sono molteplici:

        • Albinismo: condizione genetica che può comportare una ridotta acuità visiva centrale, fotofobia (intolleranza alla luce) per assenza di melanociti iridei ed elevato errore refrattivo.
        • Diabete: malattia che non curata correttamente può provocare danni alla retina retinopatia diabetica, con riduzione dell’acuità visiva centrale dovuta ad edema retinico, ossia ad accumulo di liquido negli strati retinici maculari.
        • Anomalie della cornea: cheratocono in stadio avanzato, opacità di superficie e leucomi.
        • Toxoplasmosi: malattia associata alla corioretinite girata che provoca un notevole calo dell’acuità visiva centrale.
        • Retinite pigmentosa: patologia oculare genetica che causa l’atrofia dei recettori retinici deputati alla visione notturna e periferica, i bastoncelli, che provocano una diminuzione sensibile della visione notturna e del campo visivo.
        • Degenerazione maculare senile e giovanile: malattia che colpisce il centro della retina provocando la morte progressiva delle sue cellule. All’inizio si manifesta con una distorsione delle immagini al centro del campo visivo (le rette diventano curve al centro). Nei casi avanzati compare lo scotoma centrale (una macchia scura al centro del campo visivo). Si perde la capacità di svolgere compiti quotidiani, come leggere, riconoscere le persone o guidare. Bisogna distinguere una forma secca e più comune, che ad oggi non è curabile, da una forma umida (trattabile con vario esito con iniezioni intravitreali).
        • Glaucoma: patologia oculare caratterizzata, il più delle volte, da una pressione oculare elevata che danneggia il nervo ottico. Negli stadi avanzati può causare una riduzione del campo visivo periferico. Può essere curato mediante instillazione di colliri o, se la pressione dell’occhio non si riduce, mediante trattamento chirurgico (il più comune è detto ‘trabulectomia’).

        METODI CORRETTIVI

        Nei casi di ipovisione lieve è possibile avere il miglioramento della messa a fuoco da lontano applicando anteriormente all’occhio un foro stenopeico, che riduce il campo visivo.

        I metodi correttivi utilizzati seguono due criteri principali:

        • Ridotta acuità visiva, in presenza della quale si utilizzano ausili ottici e non ottici per ingrandire le immagini
        • Riduzione del campo visivo, in cui si utilizzano ausili ottici che permettono un apparente ampliamento dell’angolo
          Se hai necessità di ulteriori informazioni riguardanti questo argomento scrivici tramite mail, contattaci al recapito telefonico che trovi sul sito o vieni a trovarci nel nostro centro di Ottica a Potenza. Ti aiuteremo a capire meglio il tema dell’ipovisione e qualora avessi a che fare personalmente con questo argomento, ti aiuteremo a capire come comportarti.

        PROTESI OCULARI

        Il nostro centro di Ottica a Potenza da anni è un punto di riferimento per la fornitura di Presidi Protesici ovvero Protesi oculari. Convenzionato con il Sistema Sanitario Nazionale ha un laboratorio interno per la realizzazione delle protesi e nel suo team un protesista specializzato che si occupa di:

        • Fabbricazione di protesi oculari su misura in resina
        • Rilievo della cavità oculare tramite diversi calchi
        • Personalizzazione della protesi tramite ausilio di rilievo fotografico digitale
        • Manutenzione ritocco e approntamento della protesi oculare

        Nel settore specifico dedicato alle protesi oculari siamo a disposizione del cliente per lavori di:

        • Protesi per ptosi
        • Protesi oculari in resina performate
        • Protesi oculari in resina su calco oculare
        • Gusci odontocheraprotesi
        • Gusci per endoprotesi
        • Lenti sclerali cosmetiche
        • Protesi peduconcolate
        • Conformatori per cavità oftalmica
        • Conformatori ad espansione rigidi e morbidi
        • Conformatori anatomici

        Vieni a trovarci nel nostro centro di Ottica a Potenza e scopri come possiamo aiutarti!

        STRUMENTI

        L’ambulatorio di Ottica Moramarco,dispone di strumentazione all’avanguardia e di altissima precisione.

        TOMOGRAFO 3D OCT-1 MAESTRO

        Misurazione del fondo oculare
        Lo strumento esegue automaticamente la scansione di entrambi gli occhi e produce al tempo stesso  un’immagine a colori del fondo oculare. Fornisce la misura e la topografia del nervo ottico e macula in una sola scansione.

        Immagini ad alta definizione 3D (50.000 A-scansioni al secondo).

        LAMPADA A FESSURA

        La lampada a fessura, o biomicroscopio, è uno strumento ottico di osservazione, utilizzato per l’ispezione del bulbo oculare e degli annessi oculari. È una procedura non invasiva che non provoca rischi al paziente.

        Gli obiettivi perseguiti con l’utilizzo di questo strumento sono essenzialmente:

        • Valutazione dello stato anatomofunzionale dell’occhio
        • Valutazione dell’idoneità all’uso di lenti a contatto
        FOROTTERO

        Esegue la misurazione della refrazione e impropriamente detto “misurazione della vista”. Compito dell’esame rifrattivo è quello di determinare l’entità del difetto ottico e di prescriverne la correzione. L’entità del difetto è espressa in diottrie, l’unità di misura che indica la potenza delle lenti correttive.

        TONOMETRO

        Misurazione della pressione dell’occhio.

        La tonometria o tonometria oculare è una tecnica diagnostica impiegata in oculistica per la determinazione del tono oculare ossia della pressione interna dell’occhio. Viene misurata in millimetri di mercurio (mmHg). Una pressione intraoculare troppo alta può essere un segno di glaucoma, una malattia oculare che – se non diagnosticata e curata tempestivamente – può provocare danni irreversibili del nervo ottico, che possono condurre alla cecità.

        AUTOREFRATTOMETRO

        Strumento oculistico che valuta in maniera oggettiva i vizi di rifrazione (miopia, ipermetropia, astigmatismo): il paziente fissa due mire di riferimento e l’a. esegue misurazioni automatiche, fornendone la media matematica, che appare su un visore e può essere stampata. L’utilità di questo strumento è legata al fatto di essere indipendente dalla collaborazione oggettiva del paziente: è pertanto molto utile in pediatria.

        FRONTICOMETRO

        Strumento per misurare la distanza focale di lenti sottili sferiche; la lente in esame è inserita tra un collimatore provvisto di micrometro oculare e di un piccolo cannocchiale in condizioni telescopiche; con l’occhio all’oculare di questo, si regola la distanza del micrometro sinché esso appare a fuoco; la convergenza, in diottrie, è letta su una scala di cui è provvista la vite micrometrica che regola la posizione del micrometro.

        OCULUS KERATOGRAPH

        E’ un topografo corneale avanzato con un cheratometro  incorporato e una telecamera a colori ottimizzata per le immagini esterne. Le caratteristiche uniche includono l’esame della ghiandole di Meibomio, film lacrimale non invasivo  e la misurazione dell’altezza del menisco lacrima per la valutazione dello strato lipidico.